A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2025, la Rai ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar della Liguria. Quest’ultimo ha stabilito che il Festival della canzone italiana non può essere assegnato direttamente alla Tv pubblica, ma deve essere oggetto di un concorso. La Rai sostiene che il format del Festival, riconosciuto come proprietà della Rai, sia inscindibile dall’evento stesso.
Il ricorso, di circa cinquanta pagine, si basa su una delibera dell’Agcom del 2012, la quale stabilisce che i principali eventi culturali e sportivi in Italia devono essere trasmessi in chiaro. Questa delibera avvantaggerebbe la Rai, in quanto il Festival di Sanremo figura tra gli eventi elencati. Tuttavia, il testo menziona anche che emittenti private hanno trasmesso eventi simili, rendendoli visibili senza costi aggiuntivi.
La sentenza del Tar, che ha cambiato il legame tra il Festival e la Rai, è stata emessa a seguito di un ricorso da parte della casa discografica JE. Poiché il Festival è di proprietà del Comune di Sanremo, non può essere assegnato privatamente e deve passare attraverso una gara pubblica. Tuttavia, la Rai sostiene di avere i diritti sul format e sulle sue caratteristiche, come i cantanti, il televoto e la giuria. Se la sentenza del Tar fosse confermata, la Rai potrebbe organizzare un concorso canoro simile, ma non potrebbe utilizzare il nome “Festival della canzone italiana” o “Sanremo”, lasciando spazio a una possibile manifestazione simile condotta da un’altra rete.