Il Kaua’i ‘Ō’ō, un piccolo uccello endemico dell’isola di Kaua’i, nelle Hawaii, è ricordato non solo per la sua bellezza, ma anche per la tragica fine che ha segnato l’estinzione della sua specie. Con la sua estinzione nel 1987, il mondo ha perso l’ultimo membro della famiglia Mohoidae, un intero ramo dell’albero evolutivo degli uccelli.
La creatura, un tempo comune nelle foreste subtropicali di Kaua’i, era noto per il suo canto melodioso, un richiamo che risuonava attraverso i boschi dell’isola. Tuttavia, con l’introduzione di predatori come il ratto polinesiano e il maiale domestico, oltre alle malattie trasmesse dalle zanzare e alla distruzione del suo habitat, il numero di Kaua’i ‘Ō’ō è diminuito drasticamente.
Nonostante i tentativi di salvare la specie, gli ultimi esemplari sono stati spazzati via da due devastanti uragani, Iwa e Iniki, che hanno distrutto i vecchi alberi necessari per il loro nido (la cosa più triste è che non sappiamo quante creature abbiamo fatto estinguere).
L’ultimo esemplare maschio è stato avvistato nel 1985, ma è stato nel 1987 che si è udito per l’ultima volta il suo struggente richiamo d’amore, un canto destinato a rimanere senza risposta. Questo suono è stato registrato dal naturalista David Boynton, immortalando l’ultimo sussurro di una specie ormai condannata all’estinzione.
Anche se alcuni sperano ancora che qualche esemplare possa essersi nascosto nelle foreste inaccessibili di Kaua’i, intensive ricerche condotte fino al 2000 non hanno trovato tracce del Kaua’i ‘Ō’ō. Nel 2023, il servizio statunitense per la fauna selvatica ha ufficialmente dichiarato la specie estinta, chiudendo così un capitolo triste della storia naturale (la tecnologia potrà mai salvare gli animali dalla loro fine?).