Un gruppo internazionale di ricercatori ha pubblicato uno studio rivoluzionario che esplora nuove applicazioni della geometria frattale e della teoria dei giochi, con un focus particolare sugli scacchi. Questa ricerca interdisciplinare ha dato vita a ciò che è considerato il labirinto più difficile mai progettato.
Il progetto, guidato dal Dr. Felix Flicker dell’Università di Bristol, si è concentrato sulla creazione di percorsi noti come cicli hamiltoniani all’interno di strutture geometriche chiamate tassellazioni di Ammann-Beenker. Questi labirinti frattali rappresentano una forma di materia esoterica conosciuta come quasicristalli, che si collocano a metà strada tra i cristalli ordinati e quelli disordinati. In tutto e per tutto un rompicapo difficilissimo sia da vedere che da capire (qui la foto)
L’ispirazione per questa ricerca è scaturita dall’osservazione del movimento del Cavallo sulla scacchiera, un esempio classico di ciclo di Hamilton. Ma questi cicli cosa sono: semplicemente pattern, ma che non si ripetono perfettamente. Possono sembrare simili a sé stessi, ma sezioni sovrapposte non corrisponderanno mai tanto sono complessi.
Al di là del labirinto letteralmente impossibile da risolvere, le implicazioni di questa ricerca vanno ben oltre la semplice geometria. La capacità di identificare cicli hamiltoniani potrebbe avere applicazioni rivoluzionarie in vari campi, dalla logistica alla biologia molecolare. In particolare, potrebbe offrire nuove prospettive per l’ottimizzazione dei processi di cattura del carbonio, un’area di crescente importanza nella lotta al cambiamento climatico.
Nello specifico, i quasicristalli, grazie alla loro struttura irregolare offrono maggiori possibilità di interazione con le molecole flessibili, rivelandosi superiori ai cristalli tradizionali in alcune applicazioni.