All’interno della Riserva delle Tigri di Bandipur, un fotografo ha immortalato un leopardo con un’insolita mutazione genetica: l’eterocromia oculare. Questo raro fenomeno conferisce a ciascun occhio una tonalità differente e si manifesta in questo esemplare con un occhio color smeraldo e l’altro dorato. A fine news una foto.
La documentazione di mutazioni così rare in creature sfuggenti come i leopardi rappresenta un evento eccezionale. Recentemente in Tanzania è stata segnalata la presenza di leopardi melanistici con un mantello dal colore piuttosto curioso. Ora, la scoperta di un leopardo con eterocromia oculare nella riserva di Bandipur aggiunge un nuovo capitolo alle meraviglie della natura.
L’eterocromia oculare trova le sue radici in variazioni genetiche che influenzano la distribuzione della melanina, il pigmento responsabile del colore degli occhi. Diversi geni regolano la quantità e la distribuzione di questo pigmento nell’iride, e mutazioni o variazioni in questi geni possono dare origine all’eterocromia. Ma come sappiamo, non è l’unica mutazione nel mondo dei felini.
Tra le cause genetiche di questa condizione, si annoverano mutazioni ereditarie trasmesse da genitori portatori, come quelle che coinvolgono il gene OCA2, implicato nella pigmentazione oculare e cutanea. Inoltre, il mosaicismo genetico, in cui alcune cellule del corpo presentano mutazioni non presenti in tutte le cellule, può portare a una distribuzione non uniforme della melanina tra i due occhi.
Questa mutazione potrebbe essere anche associata a diverse sindromi genetiche, come la sindrome di Waardenburg, caratterizzata da pigmentazione irregolare e sordità, la sindrome di Sturge-Weber, che causa anomalie vascolari e alterazioni nella pigmentazione, e la neurofibromatosi di tipo 1, legata a cambiamenti nella pigmentazione e a mutazioni nel gene NF1.