asi cavallo memorialdino

La storia della manifestazione nasce proprio da Dino, lo storico cavallo del socio fondatore del Centro, Marco Bortolotti. Dopo 18 lunghi anni passati insieme al suo proprietario, Dino si ammala di una forte artrite. Tutti i veterinari ne consigliano l’abbattimento ma Marco lo tiene comunque in vita, curandolo e facendolo vivere in branco e insegnando molte cose, prima fra tutte la dignità. Per questo è diventato il simbolo dell’associazione, della sua filosofia e dell’impegno profuso sulla disabilità.

A Cona si sono sfidati cinque centri ippici che hanno schierato 81 cavalieri impegnati su un totale di 150 percorsi suddivisi sulle tre discipline previste (Gimkana, Dressage, Salto). Il tutto secondo le regole del Memorial Dino che prevedono l’assoluto rispetto nei confronti delle proprie montature e nei confronti degli altri cavalieri in un clima di fair play, mirando, come risultato finale per ogni binomio, al miglioramento personale.

Grande l’affluenza di pubblico che ha incitato i cavalieri nelle prove con grande entusiasmo. Di particolare rilievo, quest’anno, l’introduzione della Minigimkana, riservata ai piccoli atleti fino ad 8 anni, che ha visto l’entusiasta partecipazione di 18 “minicavalieri” alla competizione. Al termine della giornata di domenica, poi, è avvenuta l’assegnazione del Trofeo Dino (quest’anno incarnato da un’opera d’arte di pregio del maestro Eugenio Lenzi) al cavaliere che ha ottenuto la miglior performance in tutte e tre le specialità. Ad aggiudicarsi il premio Margherita Andriulli del Centro Ippico Ali del Vento. A lei la vittoria e tutti i riconoscimenti di questa edizione. Appuntamento per tutti al prossimo anno.

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