Cosa c’è da sapere sui calmanti per gatti: ecco di cosa si tratta e quando è consigliato somministrarli al felino domestico.
A seconda della personalità, ogni gatto reagirà in modo completamente diverso di fronte a situazioni di disagio, paura, o di cambiamento. In alcuni casi, e per alcuni esemplari di felino domestico, sarà necessario ricorrere all’utilizzo di farmaci calmanti per tranquillizzare i quattro zampe.
Quando è consigliato l’utilizzo dei calmanti per gatti: i consigli da seguire
Prima di decidere se somministrare o meno un calmante al gatto, occorre valutare alcune questioni.
I farmaci “calmanti per gatti” sono prodotti che riducono ansia e agitazione nei felini domestici. Da acquistare solo su suggerimento veterinario presso i negozi specializzati, esiste una vasta gamma di articoli, sia da ingerire in soluzione liquida o in gocce, sia da vaporizzare nell’ambiente. Esistono anche i croccantini calmanti per gatti, che permettono attraverso l’alimentazione di introdurre il principio attivo.
I farmaci calmanti per gatti possono essere molto utili quando il gatto sta affrontando un disagio psicologico. Alla maggior parte dei felini domestici non piace essere portato in auto, soprattutto perché il viaggio in macchina è spesso associato alle visite veterinarie. Per questo motivo, spesso far entrare il micio nel trasportino o nel passeggino per gatti può essere motivo di ansia e stress per il quattro zampe.
Se vuoi sapere di più sul linguaggio dei felini, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Cosa vuole comunicare il gatto quando socchiude gli occhi? L’importanza di comprendere il linguaggio dei felini domestici
Prima di fare affrontare ai gatti un viaggio di può quindi optare per la somministrazione di calmanti. Sarà come il veterinario a stabilire frequenza e dose del farmaco. Alcuni gatti, poi, soffrono di ansia da separazione. In questi casi, mentre durante le ore notturne potrebbe essere sufficiente dormire con il gatto per non farlo sentire solo, durante la giornata potrebbe essere necessario ricorrere ai calmanti. (di Elisabetta Guglielmi)