I funerali di Silvana La Rocca, vittima dell’omicidio avvenuto a Leporano, si svolgeranno il 21 novembre presso la chiesa della Santa Famiglia nel rione Salinella a Taranto. La celebrazione è stata programmata dopo la restituzione del corpo alla famiglia, avvenuta a seguito dell’esecuzione dell’autopsia, condotta dal professor Francesco D’Introna. Silvana La Rocca, di 73 anni, è stata tragicamente uccisa all’interno del suo giardino a Marina di Leporano, in provincia di Taranto.
Le indagini hanno rivelato che l’omicidio è stato commesso dal figlio di Silvana, Salvatore Dettori, 46 anni, che ha confessato di aver colpito la madre a coltellate. Dettori ha anche reso noto di aver asportato il cuore della donna, confermando la dinamica del delitto descritta nella denuncia formale. L’autopsia ha confermato le ferite mortali inflitte alla donna e ha rivelato dettagli agghiaccianti riguardanti l’estrazione dell’organo. Secondo le dichiarazioni di Dettori, dopo aver inferto le coltellate, avrebbe tagliato il petto della madre per estrarre il cuore a mani nude.
Sebbene Dettori abbia affermato di aver tenuto il cuore con sé per un certo periodo, le informazioni sul destino finale dell’organo rimangono ambigue. Ha dichiarato di averlo gettato via per strada, ma non ha fornito dettagli su dove esattamente. Questo fatto ha alimentato il mistero attorno all’omicidio e ha lasciato con molte domande aperte gli investigatori e la comunità.
La tragedia ha colpito profondamente familiari e conoscenti, che si preparano a rendere un ultimo saluto a Silvana La Rocca. Era una persona nota e stimata nella sua comunità, e la sua morte ha suscitato sgomento e tristezza. Mentre le indagini continuano, ci si aspetta che il funerale serva come un momento di testimonianza e coesione tra coloro che l’hanno conosciuta e amata.
Le autorità stanno lavorando per chiarire ulteriormente i dettagli di questo omicidio, mentre Salvatore Dettori rimane in stato di fermo. La comunità di Leporano attende ora di rendere omaggio a una vita spezzata in circostanze così tragiche e incomprensibili.