Con la curva dei contagi drammaticamente in crescita ed il periodo di feste che si accompagna alle tradizionali riunioni (per non parlare di assembramenti) di famiglie e amici, è corsa al tampone. Le code fuori le farmacie sono simili a quelle che si vedono solo nel periodo di saldi o del lancio di nuovi apparecchi digitali e la disponibilità dei test inizia a scarseggiare. È bene dunque ricordare chi debba sottoporsi al tampone e quando, per evitare di intasare inutilmente i centri in cui si effettuano i test e di dar vita ad una valanga di falsi negativi.

Perché fare il tampone

Sono quattro i principali motivi che giustificano un tampone:

  • un contatto stretto con una persona risultata positiva al Covid-19;
  • l’insorgenza di sintomi riconducibili all’infezione;
  • incontri con altre persone (soprattutto se fragili) cui si vuole partecipare con maggiore sicurezza;
  • la necessità di ottenere il Green pass per coloro che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione.

Chi sono i contatti stretti

Il ministero della Salute definisce “contatto stretto” di un caso probabile o confermato:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19;
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (per esempio la stretta di mano);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso Covid-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso Covid-19 in assenza di DPI idonei;
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19.

Quando devono fare il tampone i contatti stretti

Le regole ad oggi in vigore prevedono che i contatti stretti di un positivo al Covid-19 osservino un periodo di quarantena che varia a seconda dello stato vaccinale: 7 giorni dall’ultima esposizione per i vaccinati, 10 giorni per i non vaccinati. Ad oggi quindi sottoporsi ad un tampone con esito negativo prima di questo periodo non è sufficiente per essere esonerati dal rispetto della quarantena.

Tuttavia, proprio in queste ore si discute della necessità di revisionare queste regole in virtù del grande numero di positivi che rischierebbe di bloccare servizi essenziali per il Paese e della minore gravità dei sintomi causati dalla variante Omicron.

I contatti stretti possono quindi tornare in comunità solo in caso di tampone con esito negativo eseguito dopo il periodo di quarantena. Nel caso non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo ed il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di tampone.

Qualora si voglia trascorrere il periodo di quarantena con maggiore tranquillità, tuttavia, in caso di assenza di sintomi si consiglia di eseguire un tampone molecolare ad almeno 48 ore dall’ultimo contatto con il positivo, mentre il rapido è preferibile eseguirlo a partire dalle 72 ore. Se effettuato subito dopo il contatto, infatti, il rischio di falso negativo è più alto. In ogni caso, il tampone va ripetuto al termine del periodo di quarantena.

Quando fare il tampone in caso di sintomi o incontri

In questo caso non ci sono indicazioni specifiche in termini temporali: sarà il medico di famiglia ad indicare il momento più adatto per eseguire il test. Tuttavia, è consigliabile sottoporsi al tampone appena compaiono i sintomi e poco prima di incontri con altre persone: se il test viene fatto troppo presto infatti il rischio di venire in contatto con altre persone positive aumenta, rendendo vana la decisione di sottoporsi al tampone.

 



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