I gatti possono sviluppare cisti, che sono rigonfiamenti sulla pelle, spesso benigni e indolori. Importante è identificare il tipo di cisti, come la cisti sebacea, la più comune, che contiene un liquido che deve essere assorbito per prevenire infezioni. Un’altra tipologia è la cisti follicolare, legata a disturbi ormonali e caratterizzata anch’essa dalla presenza di liquido.
Le cisti si formano a causa di un’ostruzione del condotto di una ghiandola sebacea che impedisce il normale deflusso del liquido. Ciò può essere causato da graffi, patologie cutanee o traumi. La crescita delle cisti è graduale e può essere notata sia al tatto che a livello visivo.
Sebbene la maggior parte delle cisti sia benigna, è fondamentale consultare un veterinario, che può eseguire esami diagnostici per escludere condizioni più gravi, come tumori. Una volta accertata la natura benigna della cisti, spesso non è necessaria la rimozione immediata. In tal caso, il veterinario potrebbe consigliare di monitorare la cisti.
Tuttavia, se una cisti supera i tre centimetri di diametro, possono sorgere complicazioni. Un problema comune è che il liquido all’interno della cisti possa favorire infezioni, o che la dimensione eccessiva possa causare fastidi e dolore al gatto. In queste situazioni, è necessario intervenire per eliminare la cisti.
Le opzioni per il trattamento includono il drenaggio del liquido o la rimozione chirurgica della cisti. La decisione su quale metodo adottare dipende dalle specifiche circostanze e dalla valutazione veterinaria. È sempre consigliabile cibare le preoccupazioni riguardo al benessere del proprio gatto e non esitare a consultare un esperto in caso di anomalie. La cura tempestiva e il monitoraggio sono essenziali per garantire la salute del nostro amico felino.
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