Sono diversi gli scrittori di fantascienza che hanno contribuito nel modellare la nostra comprensione del mondo e dell’universo, insieme ai filosofi e agli scienziati, ma non tutti sanno che alcuni di loro furono realmente dei geniali inventori o autori di articoli scientifici.
Fra tutti, il più famoso fu Arthur C. Clarke, che oltre ad essere l’autore di opere famosissime come “2001: Odissea nello spazio” e “Il Ciclo di Rama” fu anche uno stimato fisico e un matematico, in grado di prevedere il mondo attuale, formulando un’idea abbastanza bislacca per la prima metà degli anni 40.
Con la pubblicazione dell’articolo “Can Rocket Stations Give Worldwide Radio Coverage?” egli infatti trasformò per sempre il sistema delle telecomunicazioni, inventando l’idea dei satelliti geostazionari in grado di inviare dei segnali radio su tutta la superficie del pianeta. Oggi, l’orbita geostazionaria in cui sono presenti i satelliti che usiamo per il GPS e per molti altri servizi di telecomunicazione prende proprio da lui il suo nome.
Un altro grande autore di fantascienza che nella realtà fu anche uno scienziato è stato il grande Isaac Asimov, che scrisse tra l’altro alcuni testi di divulgazione scientifica. Oggi lo ricordiamo per le sue famose leggi della robotica, ma negli ultimi anni della sua vita fu uno dei più importanti scienziati impegnati negli studi sul cambiamento climatico, descrivendo gli effetti del buco dell’ozono e del surriscaldamento dell’atmosfera.
Sfortunatamente, Asimov morì prima che i movimenti ambientalisti cominciassero ad ottenere i primi successi internazionali, tramite la pubblicazione del Protocollo di Kyoto nel 1998.
James Graham Ballard invece fu un giornalista scientifico e un autore di fantascienza, che in un primo momento aveva deciso di intraprendere la carriera di medico. La lettura di diversi saggi scientifici lo convinsero però a cambiare mestiere e a scrivere a sua volta articoli e romanzi, in cui cercava d’immaginare un futuro dove i progressi scientifici avessero cambiato non solo la faccia della Terra, ma anche la società dell’uomo.
Anche Michael Crichton, autore di Jurassic Park e di E.R., compì una scelta molto simile. Dopo aver lavoro per alcuni anni come medico di un pronto soccorso, decise d’intraprendere il mestiere dello scrittore e di abbandonare la tunica dell’ospedale.
Una strada inversa fu quella invece compiuta da Carl Sagan, noto per essere stato uno degli astronomi statunitensi più importanti della NASA dopo l’allunaggio dell’Apollo 11. Sagan infatti è stato tra i protagonisti più importanti nella realizzazione del progetto Voyager, ma è anche noto per essere stato un divulgatore scientifico della tv americana.
Sagan, tuttavia, ad un certo punto della sua vita decise di scrivere un’opera di fantascienza, considerata da molti come uno dei romanzi più importanti della fantascienza recente: “Contact”, di cui è stato realizzato anche un film nel 1997 con Jodie Foster.
Il suo è stato uno dei pochi casi moderni in cui uno scienziato a “tempo pieno” si è cimentato per diletto nella realizzazione di un’opera di fantascienza.