Dopo un ricorso d’urgenza del Comune di Avetrana, la serie televisiva Disney sull’omicidio di Sarah Scazzi ha cambiato nome per poter essere trasmessa. Il titolo originale “Avetrana – Qui non è Hollywood” è stato modificato in “Qui non è Hollywood”. La decisione è stata presa in conformità con un provvedimento del Tribunale di Taranto in attesa dell’udienza del 5 novembre. La serie, diretta da Pippo Mezzapesa e co-scritta con Antonella W. Gaeta, Davide Serino, Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, è una produzione di Groenlandia e Disney, prodotta da Matteo Rovere. La serie andrà in onda su Disney+ a partire dal 30 ottobre 2024.
Il caso di Sarah Scazzi, una ragazza di 15 anni uccisa ad Avetrana e il cui corpo è stato trovato in un pozzo il 26 agosto 2010, è al centro della trama. Disney aveva previsto inizialmente la messa in onda della serie per il 25 ottobre, ma il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, ha presentato un ricorso per la “rettifica della denominazione” e la “sospensione immediata” della serie. Il 23 ottobre, il giudice Antonio Attanasio ha accolto il ricorso, emettendo una sospensione cautelare della messa in onda.
In risposta, Groenlandia e Disney hanno confermato il rinvio del lancio, sottolineando di non essere d’accordo con la decisione del Tribunale, e hanno annunciato che avrebbero difeso le proprie ragioni nelle sedi competenti. Il giudice ha anche fissato un’udienza di comparizione delle parti per il 5 novembre. Questo dibattito riguarda la delicatezza dell’argomento e il modo in cui è stato rappresentato. La questione solleva interrogativi sulla libertà di espressione e il diritto di cronaca di eventi tragici che hanno segnato una comunità.
In sintesi, la serie, che affronta un caso di omicidio molto noto in Italia, ha dovuto affrontare battute d’arresto legali prima di poter essere divulgata al pubblico, e il suo percorso rimane controverso e sotto osservazione da parte delle autorità e della società. La speranza dei produttori è che, una volta in onda, la serie possa rispettare l’importanza e la sensibilità del tema trattato.