Esiste una sola terapia specifica e multidisciplinare per contrastare l’alopecia, indicata come protocollo bsBS (Bio stimolazione bulbare sinergica). Mauro Conti, direttore scientifico di Hair Clinic, ha descritto questo protocollo durante un convegno a Milano, sottolineando l’importanza di utilizzare 16 tecnologie diverse in base alla problematica del paziente per migliorare lo stato dei follicoli. Il protocollo cerca di bloccare la caduta dei capelli, riattivare follicoli atrofizzati e stabilizzare i risultati nel tempo.
A differenza dei trattamenti tradizionali come trapianti e farmaci, il protocollo bsBS impiega la medicina rigenerativa per stimolare la rigenerazione cellulare naturale. L’iniezione di esosomi autologhi nel cuoio capelluto mira a rieducare i follicoli a funzionare correttamente. Conti evidenzia che il problema centrale dell’alopecia risiede nel follicolo, che, se infiammato e irrigidito, riceve meno sangue e nutrimento, compromettendo la salute del capello.
L’alopecia colpisce circa il 70% degli uomini e il 10% delle donne; molte donne, addirittura una su tre, affrontano problemi di capelli senza necessariamente avere alopecia. I fattori scatenanti sono molteplici, da quelli genetici a condizioni cliniche come anemia e problematiche ormonali. È essenziale agire tempestivamente, poiché il follicolo può chiudersi dopo 3-4 anni di perdita di capelli. Il protocollo include una diagnosi tramite scansioni e test per valutare lo stato di salute dei follicoli.
Infine, l’Intelligenza artificiale, tramite lo strumento “Hair metrix AI”, offre previsioni su futuri danni potenziali. Tuttavia, il protocollo non è adatto a pazienti oncologici o bambini e richiede un investimento economico di alcune migliaia di euro.