La Banca d’Italia ha rivisto al ribasso le stime sul Pil, principalmente a causa dell’inasprimento delle politiche commerciali. L’aumento previsto del 0,8% per il 2025 è stato ridotto allo 0,6%. Analogamente, la stima per il 2026, inizialmente fissata all’1,1%, scende allo 0,8%, mentre per il 2027 la previsione passa dallo 0,9% allo 0,7%. La Banca d’Italia prevede che il prodotto si espanda a ritmi moderati, ma superiori a quelli dell’anno scorso, grazie soprattutto a un andamento favorevole dei consumi. Questa revisione delle stime tiene conto dello scenario macroeconomico aggiornato rispetto a dicembre, nel quale si evidenziano i dazi annunciati da Donald Trump, che influenzeranno significativamente il settore manifatturiero italiano. Tuttavia, la Banca d’Italia non considera eventuali aumenti ritorsivi che potrebbe attuare l’Unione Europea, i quali potrebbero ulteriormente compromettere le prospettive di crescita.
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