Daniela Santanchè si difende dalle accuse legate al caso delle borse contraffatte e conferma che non si dimetterà dal suo ruolo di ministra del Turismo. Alla Camera dei Deputati, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha negato di aver mai acquistato accessori falsi, affermando: “Ma dai, per favore”. Ha annunciato un’azione legale contro Francesca Pascale, che l’ha accusata di averle regalato una borsa falsa, definendo questo gesto un inganno sia verso di lei che verso Silvio Berlusconi.
Santanchè ha anche smentito un presunto collegamento con una pagina Instagram turca di prodotti contraffatti, dichiarando: “Io guardo di tutto su Instagram, ma tenderei a escluderlo”. Ha invitato i giornalisti a concentrarsi su questioni politiche, liquidando le polemiche con un “Continuate a scrivere quello che volete”. Nonostante le crescenti critiche, ha ribadito di essere concentrata sul suo lavoro: “Mi sto occupando del mio lavoro, come vedete”.
Le polemiche non riguardano solo le borse, ma anche accuse legate a Visibilia, per cui dovrà affrontare un processo a marzo. Nonostante le difficoltà, ha sempre difeso la sua innocenza e intende portare avanti le sue funzioni ministeriali senza lasciarsi influenzare dalle polemiche. In merito alla mozione di sfiducia presentata dall’opposizione, Santanchè ha elencato alcuni risultati relativi al cicloturismo e al turismo in generale.
Pascale, nel frattempo, ha auspicato che il partito Fratelli d’Italia consideri le dimissioni della ministra per la sua condotta. Santanchè ha confermato che si vedranno in tribunale per chiarire la situazione.