La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso il suo malessere in un messaggio al deputato di Fratelli d’Italia, Marco Osnato, sottolineando di non avere “nessun diritto sindacale”. Questo scambio è avvenuto durante la trasmissione di Radio1 “Un Giorno da Pecora”, in cui Osnato è stato l’ospite principale. I conduttori, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, hanno chiesto al deputato di informarsi sulle condizioni di salute della premier, che stava affrontando un’influenza.
In risposta al messaggio di Osnato, Meloni ha dichiarato di stare “male in verità”, ma di essere a Budapest per un summit europeo, suggerendo che il suo impegno lavorativo prevalesse sui suoi problemi di salute. La sua affermazione ha sollevato interpretazioni di una critica velata ai sindacati, con la quale Meloni ha messo in evidenza la sua responsabilità come presidente del Consiglio durante una situazione di difficoltà personale.
La premier si trova a Budapest per un importante incontro informale con i leader dell’Unione Europea. Tuttavia, al suo ritorno in Italia, dovrà affrontare questioni rilevanti legate alla manovra finanziaria e agli imminenti scioperi, tra cui uno dei trasporti pubblici in programma. I sindacati hanno richiesto un incontro con il governo per discutere di alcuni aspetti della manovra economica.
Dopo il vertice, Meloni ha contattato personalmente i leader sindacali per pianificare un incontro sulla manovra, stabilito per le 9 di mattina dell’11 novembre. Tale incontro era inizialmente previsto prima, ma è stato rimandato a causa dell’influenza della presidente. Questo culmina in un periodo di tensione e di attesa riguardo le misure economiche che il governo intende adottare, insieme alle reazioni dei vari attori sociali coinvolti.
La dinamica del messaggio di Meloni e la sua posizione nei confronti dei sindacati possono essere interpretate come un segnale del suo approccio affrontato con determinazione e senza indulgenza, sottolineando il suo desiderio di mantenere un forte controllo sulle questioni di governo, anche di fronte alle critiche e alle pressioni esterne.