La sanità italiana ha recentemente fatto un significativo progresso grazie all’implementazione di nuove tecnologie nel campo della cardiologia. Un passo importante è rappresentato dall’impianto del primo pacemaker bicamerale senza fili all’ospedale “San Luca” di Lucca, il terzo in Toscana.
L’intervento è stato eseguito dal Dr. Davide Giorgi, medico esperto con oltre 30 anni di carriera, specializzato in medicina interna e cardiologia. Il dispositivo è stato impiantato su un paziente affetto da aritmia. A differenza dei tradizionali pacemaker, che utilizzano fili per connettersi al cuore, il nuovo modello “midless” è composto da due microcapsule, posizionate rispettivamente nell’atri e nei ventricoli, che comunicano tra loro per garantire un’adeguata attivazione cardiaca.
Questa innovazione è stata sviluppata negli Stati Uniti e ha iniziato a essere utilizzata in Italia da ottobre scorso. Prima del centro lucchese, il dispositivo era stato impiantato solo presso l’ospedale “Noa” di Massa e a Livorno, oltre ad altri due casi in strutture accademiche pisane.
Uno dei principali vantaggi di questo nuovo dispositivo è la riduzione del rischio di infezioni, tipico invece dei pacemaker tradizionali, che presentano una percentuale di complicazioni compresa tra l’1 e il 5%. Tuttavia, l’uso di questi pacemaker senza fili rimane limitato a situazioni specifiche, dato il loro costo elevato e la necessità di una selezione accurata dei pazienti in base alle loro condizioni cliniche.