Inizia il periodo dell’influenza invernale e l’Italia deve affrontare la variante australiana del virus, H3N2. Il primo ricovero legato a questa variante è avvenuto all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, dove un uomo di 76 anni è stato ospedalizzato con sintomi gravi. Il direttore del reparto di malattie infettive, Matteo Bassetti, ha fornito dettagli sul quadro clinico dell’uomo, sottolineando la predominanza di un quadro neurologico, evidenziando il tropismo del virus per organi come i polmoni e il cervello.
Il virus H3N2, identificato fin dagli anni ’60, è stato recentemente isolato anche in Lombardia, Piemonte e Lazio, con il primo caso registrato in Liguria. Bassetti ha espresso preoccupazione per l’imminente stagione influenzale, dichiarando che se l’inizio è di questo tipo, non si prevede una stagione positiva.
I sintomi dell’influenza australiana sono simili a quelli dell’influenza stagionale e comprendono febbre, dolori muscolari, mal di gola, tosse e stanchezza. Possono anche manifestarsi nausea o vomito, in particolare nei bambini, che insieme agli anziani e ai soggetti immunodepressi, risultano i più colpiti. I rischi più gravi associati a questa influenza includono polmonite ed encefaliti.
La principale misura di prevenzione contro il virus è il vaccino. Bassetti ha sottolineato l’importanza della vaccinazione, spiegando che un aumento dei casi come quello del paziente ricoverato potrebbe portare a un sovraccarico di lavoro negli ospedali. La vaccinazione è gratuita per i gruppi più vulnerabili, inclusi gli over 60, i bambini fino a sei anni, le donne in gravidanza e le persone con patologie croniche. I soggetti possono ricevere il vaccino presso le strutture sanitarie, i medici di famiglia, i pediatri e le farmacie convenzionate.
In sintesi, l’epidemia di influenza australiana sta iniziando a farsi sentire in Italia e la vaccinazione è fondamentale per prevenire una diffusione più ampia e proteggere i gruppi più vulnerabili.