Oggi, nel carcere Pagliarelli di Palermo, un giovane detenuto ha conseguito la sua prima laurea in Architettura, con una tesi sul tema della ‘Greentrification’. Questo evento rappresenta un traguardo significativo, essendo la prima laurea conseguita dopo la firma dell’accordo quadro del 25 febbraio 2021, che ha avviato la creazione di un polo universitario penitenziario. La proclamazione è avvenuta alla presenza della moglie, dei figli e di alcuni familiari.
Pino Apprendi, garante comunale dei detenuti, ha espresso un sentito ringraziamento ai professori e al personale dell’amministrazione penitenziaria per il supporto fornito, culminato in un meritato punteggio di 110 e lode. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Magistratura di Sorveglianza, Nicola Mazzamuto, il suo vicario, Simone Alecci, e altri membri delle istituzioni dedicate ai diritti dei detenuti.
Il laureato, N.C., ha condiviso la sua emozione, affermando: “Grazie allo studio non mi sono mai sentito annientato tra queste mura e sono riuscito a ritrovare la mia identità. […] lo studio è fondamentale per costruire il proprio futuro”. La cerimonia si è svolta all’interno della casa circondariale e N.C. ha già intenzione di iscriversi a un percorso magistrale.
Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Università degli Studi di Palermo, ha sottolineato l’importanza di questo successo, evidenziando il ruolo positivo dell’istituzione universitaria nel promuovere la cultura e la conoscenza. Maria Luisa Malato, direttrice del Pagliarelli, ha descritto l’evento come il risultato di un notevole sforzo di collaborazione tra il mondo penitenziario e quello accademico, dimostrando che è possibile abbattere le barriere tra le due realtà.
I Poli penitenziari universitari in Sicilia sono stati istituiti nel marzo 2021 e il polo di Unipa ha registrato circa cinquanta iscrizioni, tra nuove immatricolazioni e passaggi ad anni successivi. Nove dipartimenti sono coinvolti nel progetto, assistiti da una squadra di orientatori, tutor senior e studenti tutor, coordinati dai servizi didattici e dal Centro orientamento e Tutorato. Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo per l’istruzione dei detenuti e per la loro reintegrazione sociale.