Alessandro Giuli, ministro della Cultura, ha denunciato sui social il vandalismo subito dal suo scooter e da quello della moglie, posteggiati sotto casa. Questo è il terzo episodio di atti vandalici contro la sua famiglia, avvenuto dopo la sua nomina come ministro sette mesi fa. I vandali hanno anche danneggiato le gomme dell’auto del ministro, sottraendo il casco del suo scooter e sostituendolo con una busta di ghiaccio, che Giuli considera un gesto intimidatorio.
Giuli ha condiviso la notizia con una foto del motorino danneggiato, descrivendo gli eventi come mai verificatisi prima della sua carica nel governo Meloni, sottolineando due attacchi precedenti risalenti a ottobre e novembre. Ha prontamente avvisato le autorità competenti e ha presentato denuncia alla Digos della Questura di Roma, confidando che gli attacchi cessino. Durante l’incidente di novembre, la moglie Valeria Falcioni si era rivolta ai carabinieri.
La notizia ha suscitato solidarietà tra i politici. Ignazio La Russa ha espresso “sincera e affettuosa solidarietà”, auspicando un’indagine approfondita, mentre il senatore della Lega Massimo Garavaglia ha definito i vandali “pezzenti”. Anche diversi elettori hanno commentato, evidenziando il crescente problema del vandalismo a Roma.
La situazione di Giuli riflette una preoccupazione più ampia per il clima di insicurezza nella capitale, spingendo le autorità a prendere seri provvedimenti contro tali atti di vandalismo.