In occasione del concerto di Natale, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, ha annunciato una raccolta fondi a favore dell’associazione di Stefania Petyx. Durante un incontro con la stampa all’Oratorio di Sant’Elena e Costantino a Palermo, Galvagno ha presentato le prossime attività culturali e di inclusione sociale della Fondazione. Ha spiegato che l’associazione si dedica ad assistere famiglie in difficoltà, offrendo esperienze di svago ai ragazzi, come andare al cinema, bowling, in pizzeria o al mare, eventi che, sebbene normali per molti, rappresentano piccole grandi occasioni per questi ragazzi.
In aggiunta al concerto di Natale, la Fondazione Federico II ha in programma stage di lavoro per “ragazzi speciali”, che partiranno nel prossimo anno. Galvagno ha reso noto che questi stage dureranno da tre a quattro mesi, permettendo ai ragazzi di lavorare all’interno della Fondazione, sperando che le famiglie possano sentirsi soddisfatte nel vedere i loro figli impegnati in attività lavorative. Questo è parte di un impegno più ampio per promuovere l’inclusione e l’autonomia sociale.
Ulteriori iniziative riguardano le borse di studio destinate agli studenti. La Fondazione ha già stanziato 75mila euro e prevede di proporre un incremento per offrire maggiori opportunità ai giovani. Sono previsti due tipi di borse: una per chi ha ottenuto il punteggio di cento al diploma e un’altra per chi ha risultati da 90 a 99. In particolare, sono disponibili 25 borse di studio da 2mila euro per gli studenti con punteggio di cento e 50 borse, ciascuna di 500 euro, per quelli con un punteggio compreso tra 90 e 99. Galvagno ha concluso sottolineando l’importanza di queste iniziative per supportare la formazione e il futuro dei giovani studenti, rendendo evidente l’impegno della Fondazione nel sostenere e valorizzare il patrimonio umano e culturale della Sicilia.
Queste attività evidenziano l’attenzione della Fondazione Federico II nei confronti delle famiglie in difficoltà e l’importanza della cultura e del lavoro come strumenti di inclusione sociale.