Lo scorso dicembre, Giorgia Meloni ha chiuso l’evento Atreju attaccando l’opposizione, menzionando figure come Elly Schlein, Maurizio Landini e Romano Prodi. Durante una puntata di Piazzapulita il 16 gennaio, Prodi ha raccontato il momento in cui Meloni ha pronunciato il suo nome dal palco. Ha anche risposto a una frase in cui Meloni affermava che “l’establishment adora Meloni perché obbedisce”, sostenendo che le decisioni passate di Prodi, come la svendita dell’Iri e il ruolo nell’entrata dell’Italia nell’Euro, dimostrano la sua obbedienza.
Meloni, visibilmente irritata, ha affermato che ogni patriota dovrebbe essere orgoglioso di ricevere gli improperi di Prodi, ribadendo il fatto di essere ancora dalla parte giusta della storia. Prodi, divertito, ha spiegato il contesto in cui ha sentito il nome menzionato, raccontando che stava cucinando un minestrone e che, a causa del volume della televisione, ha percepito l’urlo di Meloni.
Prodi ha sottolineato che da quindici anni non si occupa di politica e ha definito gli attacchi di Meloni come fuori luogo. Ha ricordato un episodio del suo governo, quando gli sostenitori di Meloni festeggiarono la sua fine, per evidenziare l’assurdità delle affermazioni della premier. Formigli, il conduttore, ha chiesto a Prodi il motivo dell’attacco della Meloni, che aveva coinvolto anche altri membri dell’opposizione. Prodi ha osservato che esprimere le proprie opinioni non dovrebbe giustificare simili attacchi e ha notato di non esercitare potere né a destra né a sinistra.
Tuttavia, quando gli è stato fatto notare che è ancora visto come un ispiratore dell’opposizione, Prodi ha concluso con una frecciatina: “Se colpiamo gli ispiratori, siamo andati avanti con l’autoritarismo”, suggerendo che il comportamento di Meloni potrebbe rappresentare una deriva verso regimi autoritari. La tensione tra Meloni e le figure dell’opposizione continua a riflettere le divisioni attuali nella politica italiana.