Nanni Moretti ha recentemente subito un infarto, un evento inaspettato che ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico. La notizia è stata annunciata dallo stesso regista tramite un video girato dall’ospedale, trasmesso al Cinema Vittoria di Napoli, dove era previsto un incontro per la presentazione del suo ultimo film da produttore, “Vittoria”, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Nel messaggio, Moretti ha voluto tranquillizzare i presenti dicendo: “Mi dispiace non essere lì con voi, ma sto bene. Starò meglio e tornerò presto”.
Secondo informazioni fornite da fonti vicine al Cinema Vittoria, l’infarto si è verificato il 1° ottobre, un giorno prima dell’evento. Dopo un ricovero d’urgenza, le condizioni di salute di Moretti sono state stabilizzate, e con prontezza ha deciso di inviare un messaggio per rassicurare il pubblico sulla sua situazione. Anche Lorenzo Cioffi, uno dei produttori del film, insieme ai registi Cassigoli e Kauffman, ha confermato che Moretti è stato dimesso e sta recuperando bene, esprimendo la propria richiesta di discrezione e rispetto della privacy in questo momento delicato.
Dopo la dimissione dall’ospedale, Moretti è tornato a Roma e, il 3 ottobre, è riapparso al Cinema Nuovo Sacher, di cui è proprietario, per la proiezione di “Vittoria”. Questo ritorno alla normalità ha fatto piacere ai fan e ai colleghi che hanno seguito con attenzione la sua guarigione.
In Italia, le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di morte, contribuendo a circa il 30% dei decessi secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità. La buona notizia è che fino all’80% dei decessi legati a queste patologie possono essere evitati grazie alla prevenzione e a cambiamenti nello stile di vita. Tuttavia, molti italiani presentano fattori di rischio, con il 41% degli adulti tra i 18 e i 69 anni che ne ha almeno tre, tra cui ipertensione e sedentarietà. Per aumentare la consapevolezza, l’ISS ha sviluppato il Progetto Cuore, che include un calcolatore del rischio online per stimare la probabilità di infarto o ictus nei prossimi dieci anni. Nonostante ci sia una crescente attenzione alla dieta, rimangono sfide significative da affrontare.