Gli italiani desiderano un presidenzialismo e una figura di forte responsabilità, secondo Italo Bocchino, direttore editoriale de Il Secolo d’Italia. Presentando il suo libro “Perché l’Italia è di destra. Contro le bugie della sinistra” a Bari, Bocchino ha affermato che è naturale voler essere rappresentati da un leader forte, sottolineando che il fascismo è ormai un capitolo chiuso della storia.
Bocchino ha parlato della proposta di Meloni riguardo al presidenzialismo, che considera come una riforma fondamentale per l’Italia, capace di dar vita a una “terza Repubblica”. Secondo lui, l’approvazione della legge sul premierato rappresenta una soluzione a molti problemi del Paese. Ha anche accusato la sinistra di avere introdotto la democrazia diretta in Italia, difendendo al contempo il sistema di elezione diretta di sindaci e presidenti di regione, pratiche poi contro cui la sinistra si è opposta.
L’ex parlamentare ha voluto chiarire che l’Italia è al riparo da derive autoritarie, affermando che sia fondamentale mantenere un linguaggio e atteggiamenti repubblicani. Inoltre, ha evidenziato come sia irragionevole accusare una donna di 45 anni, con una carriera rispettabile, di voler ripristinare il fascismo, aggiungendo che i risultati ottenuti dal suo lavoro parlano chiaro.
Bocchino ha tracciato un parallelo tra la vittoria di Trump e quella di Meloni, definendo il fenomeno un’alleanza del popolo contro le élite. Ha sottolineato che gli elettori scelgono rappresentanti di destra, fidandosi della loro capacità di difendere la sovranità popolare.
In sintesi, Bocchino sostiene un cambiamento di modello politico per l’Italia, auspicando una forte leadership e la riforma del sistema politico attuale come antidoto a mali percepiti, promuovendo un’idea di democrazia lontana da derive autoritarie ma ancorata a solide tradizioni repubblicane.