La situazione politica a Prato si complica dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti, accusata di corruzione dalla procura di Firenze. Da ora fino al 10 luglio, rimarrà in carica insieme alla giunta e al consiglio comunale, mentre un commissario prefettizio prenderà le redini della città fino alle prossime elezioni.
Le tensioni tra il Partito Democratico e il centrodestra sono aumentate, con i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Cenni che hanno criticato la gestione della crisi. Sottolineano che Bugetti, durante il consiglio comunale del 19 giugno, dichiarò di avere la capacità di continuare il mandato, ma il giorno successivo ha firmato le sue dimissioni senza chiarimenti. Questo, secondo l’opposizione, ha impedito di discutere pubblicamente le conseguenze amministrative, come dimostrato dall’annullamento della commissione consiliare sul bilancio prevista per il 25 giugno. Hanno anche richiesto un consiglio comunale straordinario per discutere la situazione e hanno presentato una mozione per garantire che il commissario ricevesse una relazione sullo stato dei progetti in corso.
Il consigliere Francesco Bellandi del PD ha risposto alle accuse, definendo sterile la polemica del centrodestra e lamentando la mancanza di proposte alternative. Ha ribadito l’impegno del suo partito verso una governance responsabile, sottolineando che il momento richiede unità e collaborazione interna per affrontare le sfide future. Ha concluso parlando dell’importanza di Prato come polo strategico in Toscana, evidenziando priorità come il miglioramento dei trasporti e della sanità.