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domenica, 8 Dicembre, 2024
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Posizione dell’Ateneo sull’Allontanamento dello Studente

Uno studente dell’università Bocconi è stato sospeso per tre anni a causa di molestie nei confronti di tre colleghe. La sospensione, che durerà fino al 30 novembre 2026, è stata confermata dopo il rigetto del ricorso del ragazzo da parte del Tar della Lombardia. Il giovane, di origine straniera, ha violato il codice etico dell’ateneo, al quale tutti gli studenti devono attenersi.

La questione è emersa dopo che una delle studentesse ha presentato un esposto alla Procura, in seguito a comportamenti inappropriati del ragazzo. Tra le accuse, si segnala un episodio avvenuto nel suo appartamento, dove avrebbe afferrato una ragazza per i polsi per impedirle di andarsene. Successivamente, secondo quanto riportato, l’avrebbe tempestata di telefonate e messaggi minacciando anche il suicidio se non avesse mantenuto i contatti. Inoltre, avrebbe cercato di pagare amici per scoprire dove potesse incontrare la giovane. Un litigio con un’altra ragazza, legato a questioni religiose, è stato minimizzato dallo studente, che ha dichiarato che ciò non avrebbe compromesso il loro rapporto.

Un docente dell’università ha descritto il giovane come avente una “percezione distorta della realtà,” esprimendo preoccupazione per il fatto che sembrava sentirsi ancora amato anche dopo la denuncia. In risposta a questa situazione, Pietro Sirena, professore di Diritto civile e presidente della commissione disciplinare della Bocconi, ha sottolineato l’importanza di un ambiente sicuro per tutti gli studenti, promuovendo il rispetto tra culture diverse. Ha ribadito che è essenziale mantenere comportamenti conformi agli standard dell’università in tutti gli spazi, come residenze e luoghi di studio e svago.

Il codice etico della Bocconi richiede agli studenti di promuovere una cultura di rispetto e collaborazione, senza tollerare discriminazioni, bullismo o molestie. Sebbene il professore non abbia potuto fornire ulteriori dettagli sul caso per motivi di riservatezza, ha confermato che l’azione disciplinare è stata presa in risposta alla violazione del codice etico, risultando quindi nelle sanzioni previste.

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