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giovedì, Ottobre 10, 2024
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Pitbull bruciato vivo dal padrone a Palermo, pm chiede archiviazione


La tragica fine del cane Aron, morto a gennaio dopo essere stato dato alle fiamme in piazza Croci, aveva indignato l’Italia

Tribunale - Fotogramma
Tribunale – Fotogramma

Il pm ha chiesto l’archiviazione per l’uomo che lo scorso gennaio, a Palermo, è stato accusato di aver dato fuoco al povero Aron, il suo pitbull bruciato in piazza Croci. A darne notizia è Enrico Rizzi, commissario del Dipartimento tutela animali e lotta alle zoomafie di Sud chiama Nord e candidato al parlamento europeo. Le oltre venti associazioni che da tutta Italia avevano presentato denuncia, avranno ora a disposizione, in qualità di persone offese, venti giorni per opporsi alla richiesta del pm.

“Dire che sono incredulo è poco – ha detto Rizzi – Cos’altro dovrei pensare per un provvedimento che riguarda una persona accusata di avere dato fuoco ad un cane vivo. Attendo le motivazioni per le quali ho già attivato i miei legali”. Dopo l’episodio, venne avanzata l’ipotesi di uno stato confusionale della persona. “Anche se così fosse – sottolinea Rizzi – mi chiedo quali interventi sono previsti dal nostro ordinamento giuridico per evitare nuove azioni delittuose”. La tragica fine del cane Aron indignò l’Italia e oltre mille persone aderirono alla manifestazione organizzata da Rizzi proprio in piazza Croci. “Credo – conclude – che ve ne sia abbastanza per una corposa revisione della legislazione attuale. Ricordo che questo soggetto venne visto per diversi giorni nello stesso luogo non negando quanto aveva commesso”.


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