La lotta contro la pirateria digitale in Italia ha acceso un acceso vivace dibattito, con Piracy Shield valutato come uno dei tentativi più controversi di arginare l’accesso illegale a trasmissioni sportive, in particolare della Serie A. Questo sistema di blocco preventivo, che si basa su segnalazioni automatiche, ha ricevuto numerose critiche, culminando in un incidente che ha portato al blocco temporaneo del servizio Drive di Google a causa di un’errata segnalazione effettuata da DAZN. Invece di scusarsi, Massimiliano Capitanio, commissario AgCom e sostenitore del progetto, ha accusato Google di non fare abbastanza per fermare la pirateria, dando inizio a una serie di tensioni.
Il 7 ottobre, la Lega Serie A ha inviato una formale diffida a Google, richiedendo la rimozione di oltre 20.000 pagine che offrono accesso gratuito a streaming illegale, minacciando azioni legali se non venissero rispettate le richieste. Anche il Google Play Store è stato messo sotto accusa per la presenza di app di streaming non autorizzato. La Lega ha ricevuto supporto dall’AGCOM nella sua battaglia contro la pirateria, ma l’errato blocco di Google Drive ha sollevato dubbi sulla gestione di Piracy Shield. Di conseguenza, anche DAZN ha ricevuto una diffida dall’AGCOM, evidenziando divisioni interne all’Autorità.
Elisa Giomi, commissaria AGCOM e parte del Movimento 5 Stelle, ha criticato apertamente la piattaforma, suggerendo che dovesse essere sospesa per mancanza di trasparenza. Le sue preoccupazioni sono condivise da Antonello Giacomelli, un altro commissario, che ha chiesto una revisione delle procedure di segnalazione. Inoltre, esperti come Stefano Zanero, docente al Politecnico di Milano, e Stefano Quintarelli, imprenditore, hanno espresso seri dubbi sulla sicurezza e sull’approccio di blocco automatico di Piracy Shield, avvertendo dei potenziali rischi per la sicurezza informatica, sottolineando che una gestione inadeguata potrebbe portare a gravi conseguenze.
Piracy Shield, quindi, non è solo una questione di lotta alla pirateria, ma solleva interrogativi fondamentali sulla trasparenza, i diritti degli utenti e i rischi di abuso di potere. Mentre AGCOM e la Lega Serie A mostrano determinazione nella lotta contro la pirateria, le critiche sollevano la necessità di una riflessione critica sui metodi adottati e rischi pertinenti, lasciando il futuro della piattaforma in un equilibrio precario.