E’ un ‘Compleanno’ molto particolare quello ideato e descritto dallo scrittore inglese Harold Pinter e dalla versione teatrale firmata dal regista tedesco Peter Stein, in scena fino al 12 febbraio alla Sala Umberto di Roma con Maddalena Crippa protagonista, affiancata da Alessandro Averrone e Gianlugi Fogacci. Particolare per i personaggi che propone, per le dinamiche che intreccia, per le vite che scioglie e annoda al tempo stesso questo lavoro giovanile di Pinter scritto sotto la chiara influenza del ‘teatro dell’assurdo’ di Samuel Beckett.
La vicenda è ambientata in una casa con pretese di pensioncina sul mare, con due anziani affittacamere e un unico ospite, un giovane annoiato e rinchiuso, sia in senso fisico che mentale, nella sua stanza; equilibrio precario ma sostenibile, che viene rotto dalla irruzione di altri due clienti, di cui non si hanno ben chiare le intenzioni e i motivi reali di quell’arrivo così improvviso, al tempo stesso auspicato dai due ignari e ingenui tenutari e temuto dal giovane ospite.
“La storia parte da una situazione apparentemente innocua per poi sfociare nell’inverosimile per via dei suoi personaggi: individui paurosi, isolati dal mondo in uno spazio ristretto, infelici ma al sicuro fintantoché́ non arriva qualcosa o qualcuno a scuotere il loro pertugio e a rappresentare una minaccia – osserva Peter Stein – A teatro si mettono in scena individui soffocati dalla repressione, inconsapevoli della loro condizione, convinti di essere in effetti uomini totalmente liberi. Il tempo passato dall’uscita di questo lavoro di Pinter non ha tolto niente al suo effetto enigmatico e inquietante, per il quale l’atmosfera di una minaccia continua non smette mai di dominare qualsiasi azione”.
(di Enzo Bonaiuto)