Dopo i risultati delle elezioni negli Stati Uniti, ci si interroga sull’origine dei simboli dei due principali partiti: il Partito Democratico e il Partito Repubblicano. Il sistema politico americano si basa su questi due partiti, e per comprendere meglio la loro storia e i significati dei loro simboli, è utile analizzare il contesto in cui sono stati scelti.
Il simbolo del Partito Repubblicano è un elefante rosso, il quale è stato disegnato per la prima volta da Thomas Nast nel 1874, a distanza di vent’anni dalla fondazione del partito nel 1854. Nast era un disegnatore molto quotato all’epoca e contribuì anche alla creazione del simbolo democratico. Oltre all’elefante, il Partito Repubblicano utilizza anche simboli minori come una capanna di legno e un’aquila calva. I colori associati ai due partiti sono stati adottati nel Duemila: il blu rappresenta i Democratici, mentre il rosso simboleggia i Repubblicani. Questa distinzione di colori è evidente nei risultati elettorali, dove gli stati vengono divisi per colore.
Per quanto riguarda l’elefante come simbolo, non esiste una spiegazione univoca per la sua scelta. Si ritiene che il suo uso possa essere stato ispirato da eventi di cronaca, rappresentando la forza del partito rispetto ai Democratici. Al contrario, il simbolo del Partito Democratico è un asino blu, affiancato da altri simboli come un gallo e una stella a cinque punte, la cui adozione risale anch’essa all’Ottocento. La scelta dell’asino potrebbe derivare da una campagna elettorale, in cui i Democratici cercarono di sdrammatizzare le critiche dei Repubblicani, che utilizzavano l’animale per deridere i loro avversari.
In sintesi, il simbolismo degli elefante e asino rappresenta non solo le ideologie e le storie dei due partiti americani, ma anche l’evoluzione politica nel contesto social e storico del paese. Questi animali sono diventati icone durature, contribuendo a definire e sostenere le identità politiche negli Stati Uniti.