Tutti la conosciamo, ma chi si è davvero domandato il perché di tale nome? Nonostante sia realmente peculiare, potresti rimanere sorpreso dalla storia che nasconde.
Dopo aver visto il problema del viaggio su Marte, questa volta cercheremo di far luce sul nome della nostra amata galassia.
Tutto nasce (neanche a dirlo) con la mitologia greca. Per i greci infatti, si tratta di un mito alquanto simpatico. Mentre la dea Era stava allattando Eracle, il figlio semimortale di Zeus, ritirò bruscamente il seno spruzzando il suo latte e lasciando una spettacolare striscia bianca nel cielo notturno. Ispirandosi a questo racconto, i greci inventarono il termine galaxias, che ha la sua radice nella parola “gala“, che significa appunto latte.
In seguito, come spesso accade, i romani utilizzarono lo stesso termine adattandolo in “Via Galactica“, che si traduce come Via Lattea. Ma non è tutto. Al di fuori dei greci e dei romani, non era facile trovare un unico termine per tutti i popoli esistenti, poiché non tutte le culture aderiscono alla stessa mitologia.
Per quanto riguarda gli antichi egizi, ad esempio, la Via Lattea veniva denominata come una dea chiamata Nut, che proteggeva la Terra da un abisso acquoso.
Il nome Lakota per la Via Lattea, invece, è Waná|i Thacháŋku, che significa “Via degli Spiriti“, mentre alcune culture baltiche usano il termine “Sentiero degli uccelli” in riferimento al fatto che l’orientamento nord-sud della galassia in certi periodi dell’anno rispecchia il percorso seguito dagli uccelli migratori.
In quechua, la galassia è immaginata come un fiume sacro chiamato Mayu, mentre il nome cinese si traduce come “Fiume d’Argento“.
Per quanto possa essere affscinante assistere al risveglio di un buco nero, questa volta abbiamo imparato non solo l’origine del termine utilizzato nella comunità scientifica (e non solo), ma anche la sua evoluzione attraverso secoli e culture decisamente differenti.
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