Nel giorno della celebrazione dei 125 anni del Milan, è esplosa la contestazione dei tifosi nei confronti del club, alimentata dallo deludente pareggio 0-0 contro il Genoa. Questo risultato è stato considerato la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo mesi di insoddisfazione. I supporter, attualmente ottavi in classifica con 23 punti (una partita da recuperare), sono preoccupati per il distacco di -14 dalla capolista Atalanta e -8 dall’Inter.
La situazione in campo è a dir poco preoccupante. La squadra ha la quinta difesa e il sesto attacco della Serie A, ma le prestazioni hanno lasciato a desiderare. Nonostante alcune luci, come il ritorno alla vittoria nel derby contro l’Inter e un buon percorso in Champions League, l’atteggiamento svogliato dei giocatori è un problema rilevante. Il tecnico Fonseca ha persino messo in panchina star come Rafael Leao e Theo Hernandez per evidenziare la mancanza di grinta.
Un altro obiettivo di contestazione è la dirigenza. La scarsa presenza della proprietà americana durante i periodi difficili è stata criticata. Anche Zlatan Ibrahimovic, ex idolo del pubblico, è stato fischiato, nonostante fosse parte del progetto di rilancio del club. La separazione improvvisa da Paolo Maldini, una figura simbolo per i tifosi rossoneri, ha ulteriormente inasprito gli animi. Dopo la rottura con l’allenatore Pioli, il tifo ha chiesto un nome forte per la nuova guida tecnica, puntando su Antonio Conte. Tuttavia, la società ha optato per Fonseca, dopo una forte pressione sui social.
Inoltre, il mercato ha suscitato malcontento. I tifosi non hanno apprezzato la mancanza di un grande colpo in attacco durante l’estate, con l’arrivo di Morata visto come insufficiente per compensare le assenze di Giroud. La scarsa soddisfazione per i recenti investimenti, come Chukwueze, Okafor, Pavlovic ed Emerson Royal, ha contribuito a generare un clima di sfiducia. In sintesi, il Milan affronta diversi problemi che devono essere risolti urgentemente per riconquistare la fiducia dei sostenitori.