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venerdì, 17 Gennaio, 2025
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Per il Giubileo, San Pietro diventa zona rossa

Tutto è pronto per l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, evento che segna l’inizio ufficiale del Giubileo. La cerimonia, prevista per questa sera, vedrà la partecipazione di oltre 25mila fedeli provenienti da tutto il mondo, che assisteranno al rito e alla celebrazione eucaristica attraverso maxischermi allestiti in piazza San Pietro. Saranno presenti importanti autorità civili e religiose, tra cui la premier Giorgia Meloni e il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Fontana ha espresso l’importanza dell’anno giubilare, sottolineando la speranza per il 2025, con un appello per la pace e la fine delle violenze contro gli innocenti.

In vista dell’evento, sono state adottate imponenti misure di sicurezza per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. È stata istituita una ‘zona rossa’ intorno al perimetro interno di piazza San Pietro, dove operano tiratori scelti, squadre antiterrorismo e unità speciali delle forze di polizia e carabinieri. Inoltre, sono state attivate postazioni anti-drone per monitorare la situazione dall’alto. Questi dispositivi sono stati installati per prevenire qualsiasi minaccia dovuta all’uso di droni.

La celebrazione del Giubileo rappresenta un momento di riflessione e spiritualità per i partecipanti, che arrivano da lontano per partecipare a questo importante rito della tradizione cattolica. La Porta Santa è un simbolo di perdono e riconciliazione, ed è tradizione che venga aperta in occasione di eventi giubilari, incoraggiando i credenti a riflettere sui temi della fede e della speranza.

Le autorità locali e ecclesiastiche sono impegnate a garantire che l’evento si svolga in modo ordinato e sicuro, evidenziando l’importanza dell’incontro tra la comunità religiosa e il mondo politico, accentuato dalla presenza di figure di spicco come la premier e il presidente della Camera. L’evento, atteso con grande partecipazione, non solo rappresenta un momento significativo per la Chiesa cattolica, ma anche un’opportunità per promuovere valori di pace e unità a livello globale, in un contesto di crescente tensione internazionale.

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