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sabato, 26 Aprile, 2025
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Pensioni in aumento dal 2026: guida alla rivalutazione e calcolo dell’importo

Le pensioni nel 2026 saranno incrementate, ma non uniformemente. Secondo il Documento di economia e finanza approvato il 9 aprile, si prevede un aumento dello 0,8% per il prossimo anno, tenendo conto dell’inflazione. Le rivalutazioni saranno distribuite su tre fasce: il 100% per pensioni fino a quattro volte il minimo, il 90% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo e il 75% oltre cinque volte il minimo. Ad esempio, con la pensione minima di 598,61 euro nel 2024, le pensioni fino a 2.394,44 euro beneficeranno dell’intero incremento, mentre quelle oltre 2.993,05 euro avranno un adeguamento ridotto.

Nel 2025, la pensione minima dovrebbe salire a 603,40 euro, con piccoli aumenti per le pensioni: 8 euro per quelle fino a mille euro, 16 euro per quelle fino a duemila, circa 24,63 euro per tremila e 37,50 euro per le pensioni che raggiungono cinquemila euro. Riguardo all’assegno sociale, si prevede un aumento da 534,41 euro a 539,75 euro, e le pensioni di invalidità civile aumenteranno da 333,33 euro a 336,66 euro. È in discussione anche un possibile aumento straordinario per le pensioni minime, con proiezioni che potrebbero portare l’importo a circa 617 o 620 euro.

Tuttavia, chi andrà in pensione nel 2025 o 2026 potrebbe ricevere importi inferiori a causa del cambiamento nel calcolo degli assegni. Un lavoratore di 67 anni con 400mila euro di contributi che va in pensione nel 2025 potrebbe percepire 22.432 euro, rispetto ai 22.892 euro se avesse lasciato il lavoro un anno prima.

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