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Pensione a 64 anni: Novità sull’emendamento della Manovra 2025 e flessibilità in uscita

Un emendamento nella Manovra 2025 introduce la possibilità di andare in pensione a 64 anni, dicendo addio ai vincoli attuali posti dal sistema previdenziale. Questa novità, presente nella legge di Bilancio, interessa principalmente i lavoratori assunti dopo il 1996. Per poter presentare la domanda di pensione, i richiedenti devono avere almeno 20 anni di contributi in regime contributivo e possono sommare i contributi del fondo pensionistico complementare.

L’emendamento è progettato per garantire una maggiore flessibilità nell’accesso ai benefici pensionistici. Poiché il regime contributivo è quello predominante, l’agevolazione si applica prevalentemente a dipendenti con un massimo di 28 anni di contributi. L’impatto del provvedimento sarà significativo a partire dal 2030, quando un numero più ampio di persone potrà beneficiarne.

Attualmente, la possibilità di andare in pensione a 64 anni è riservata a chi ha almeno 20 anni di contributi e prevede che l’importo della pensione raggiunga tre volte l’importo minimo per gli uomini e 2,8 volte per le donne. La grande novità consiste nella possibilità di includere anche il reddito derivante dai fondi pensionistici complementari per soddisfare questi requisiti.

L’obiettivo è anche quello di stabilire un precedente che in futuro potrebbe estendersi ai lavoratori assunti prima del 1996, con una stima di coinvolgimento di circa 80mila persone. Il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, esprime ottimismo riguardo il provvedimento, evidenziando che per la prima volta si consente di combinare le pensioni obbligatorie con quelle complementari, per raggiungere una pensione adeguata.

Questo emendamento viene interpretato come un passo verso il miglioramento delle condizioni delle pensioni più basse, attraverso un sistema che permette di ottenere un assegno pensionistico più sostanzioso e che risponde alla crescente necessità di flessibilità nel pensionamento. La Legge di Bilancio prevede anche altre misure, come un bonus elettrodomestici per l’acquisto di prodotti ad alta efficienza energetica, ma la modifica relativa alla pensione è senza dubbio una delle novità più significative e attese dai lavoratori interessati.

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