Il sindaco di Parete, Gino Pellegrino, ha deciso di prendere le distanze dal consigliere regionale Giovanni Zannini, una figura storica della sua carriera politica, con cui ha collaborato per anni. Questa scelta arriva in un periodo delicato per gli equilibri politici dell’area atellana. In un messaggio pubblicato sui social, Pellegrino ha espresso il suo disinteresse per l’attuale campagna elettorale, sottolineando che le coalizioni non hanno rispettato adeguatamente le esigenze dei cittadini campani, evidenziando la scarsità di idee innovative e di personalità carismatiche tra i candidati.
Le sue parole appaiono come una critica incisiva nei confronti del sistema regionale, di cui Zannini è stato uno dei protagonisti. Pellegrino ha anche contestato l’ultima legge approvata dal Consiglio regionale, che impedisce ai sindaci di candidarsi, definendola “autoconservatrice” e “penalizzante per i territori”. Questa normativa, secondo il sindaco, limita l’accesso di esperienze derivate dai Comuni e riduce le opportunità di rinnovamento, con conseguenze negative sulla qualità delle proposte e sull’astensionismo degli elettori.
In merito alle opere pubbliche a Parete, Pellegrino ha chiarito che solo una parte esigua dei finanziamenti proviene dalla Regione, mentre la maggior parte è sostenuta da fondi nazionali ed europei. Ha precisato che la comunità di Parete non deve nulla a nessuno riguardo ai lavori pubblici.
Concludendo il suo messaggio, ha espresso speranza per il futuro dei giovani, augurando loro di avere il primo consigliere regionale della storia di Parete e facendo un in bocca al lupo ai candidati Luigi Roma e Pietro Smarrazzo.
