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lunedì, 13 Gennaio, 2025
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Pasquale Montilla e il Sin di Crotone, i veleni suscitano riflessioni

Pasquale Montilla, dottore e medico oncologo, rappresenta l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e analizza la situazione del SIN di Crotone, segnato dalla presenza di sostanze tossiche. Egli sottolinea che l’area avrebbe dovuto diventare un punto di riferimento per la riflessione scientifica, applicando modelli statistici predittivi e screening onco-tossicologici per valutare i danni della contaminazione sulla salute umana. Attraverso una prevenzione primaria e secondaria efficace e la ricalibrazione dei dati sanitari, sarebbe stato possibile controllare meglio le malattie oncologiche legate a patologie ambientali.

Montilla critica le mancanze nelle strategie procedurali e gli errori cognitivi che hanno ostacolato un adeguato uso del ragionamento bayesiano, essenziale per valutare le ipotesi riguardanti la contaminazione industriale. Questo ha portato a un significativo incremento della contaminazione persistente, influenzando negativamente l’ambiente e la salute della popolazione. Ciò ha creato una drammatica situazione di alienazione.

Montilla propone una soluzione: applicare una “lente di ingrandimento” per monitorare la situazione e ricalibrare gli interventi sanitari necessari. Suggerisce che sarebbe stato sufficiente condurre uno studio tossicologico e analisi genetiche su campioni di residenti esposti a contaminanti per far luce sugli effetti a lungo termine della contaminazione. In un contesto potenzialmente mutagenico, è necessario ipotizzare tassi di mutazioni genetiche con possibili conseguenze oncogene.

Invece di affrontare concretamente la problematica, si continua a manifestare solo preoccupazioni riguardo all’equilibrio ambientale alterato e alla vulnerabilità genetica della popolazione. Montilla evidenzia il degrado causato dall’industria metallifera, in particolare l’ex-Pertusola di Crotone, e sostiene che una mappatura genetica della popolazione esposta potrebbe fornire preziose informazioni per gestire gli effetti legati all’esposizione prolungata a radiazioni a basse dosi.

In conclusione, il dottore Montilla, in qualità di Oncologo e Consulente Scientifico per l’ONA, sostiene la necessità di azioni concrete per proteggere la salute pubblica e salvare vite umane attraverso studi e interventi mirati.

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