I pagamenti della NASpI di gennaio 2025 potrebbero subire ritardi a causa delle festività e della chiusura della contabilità pubblica fino al 10 gennaio. La prima data utile per i versamenti è il 13 gennaio, ma le date possono variare in base alle sedi territoriali dell’Inps. La NASpI è l’indennità destinata a chi ha perso il lavoro senza colpa e ha accumulato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti. Nonostante l’attesa, i beneficiari potrebbero ricevere pagamenti con ritardi, simili a quelli degli anni precedenti.
Normalmente, i versamenti della NASpI sono previsti per il 10 di ogni mese, ma nel caso di gennaio 2025, le lavorazioni non possono essere avviate subito a causa del 1 gennaio festivo. La contabilità pubblica è chiusa fino al 10 gennaio, cosa che anticipa ulteriori ritardi nella transazione dei pagamenti. Per questo, è possibile che alcuni beneficiari ricevano l’accredito con un ritardo rispetto alla data consueta.
Nel 2023, i pagamenti erano iniziati il 13 gennaio, mentre nel 2024 l’accredito è avvenuto il 15 gennaio. È importante notare che dal 2025, la NASpI sarà estesa anche ai lavoratori che si dimettono da un lavoro a tempo indeterminato negli ultimi 12 mesi e risultano disoccupati a seguito di licenziamento da un nuovo impiego. Tuttavia, per avere diritto all’indennità, è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione dal momento della cessazione del precedente contratto.
Questa misura, introdotta nella Manovra, si propone di ridurre il fenomeno delle dimissioni volontarie seguite da rapidi riassorbimenti, evitando abusi nel sistema. Attualmente, i requisiti per accedere alla NASpI includono la disoccupazione involontaria e la maturazione di almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni. In conclusione, i beneficiari della NASpI di gennaio 2025 dovranno essere pazienti e tenere conto delle possibili variazioni nei tempi di accredito, mentre si preparano ad eventuali nuovi sviluppi relativi alle condizioni per ricevere l’indennità.