Questa mattina, la nave italiana Libra è arrivata nel porto di Shengjin, in Albania, con a bordo otto migranti intercettati in acque internazionali a sud di Lampedusa. Le autorità italiane avevano preso in carico i migranti lunedì scorso, e la notizia è stata riportata dal canale albanese Report TV.
Nel contesto europeo, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato che esiste una “trappola” chiamata “attivismo giurisdizionale”. Rimarcando la situazione in Italia, Orban ha sottolineato come le decisioni dei governi nazionali possano essere sovvertite da sentenze di corti europee. Tale scenario, secondo Orban, porta a una paralisi delle governance nazionali, dove le politiche in materia di immigrazione sono influenzate da leggi internazionali superiori a quelle nazionali. Questo crea una frustrazione tra i governi, che si trovano incapaci di rispondere alle esigenze dei cittadini, i quali spesso sono contrari all’immigrazione illegale.
Orban ha sollevato interrogativi sulla capacità di leadership dei governi in queste circostanze, sostenendo che gli elettori tendono a scegliere i loro leader sulla base della loro capacità di fornire risposte positive alle sfide del Paese. Se i governi non possono agire per via di leggi internazionali, rischiano di perdere il supporto popolare. Secondo il primo ministro ungherese, questo fenomeno rappresenta un problema per la democrazia e un’evidente forma di sovraregolazione, che sposta il potere decisionale dagli Stati nazionali a quello europeo.
In sintesi, la situazione dei migranti e le sfide che i governi europei affrontano in merito all’immigrazione sono topic di dibattito intenso. Orban critica il sistema che consente a istituzioni giuridiche europee di influenzare le decisioni nazionali, mettendo in discussione l’efficacia e la legittimità della leadership politica in contesti di immigrazione complessi.