La richiesta di chiudere tutti gli allevamenti di pellicce è sempre più pressante, a causa delle pratiche brutali con cui gli animali vengono uccisi. L’industria della pelliccia continua a esistere, con immagini strazianti che emergono dagli allevamenti e suscitano indignazione. Nonostante il crescente interesse per la protezione del benessere animale, milioni di volpi, visoni e altri animali sono allevati in condizioni inaccettabili, privati della libertà e rinchiusi in spazi angusti. Gli allevamenti, oltre a causare sofferenze agli animali, rappresentano anche un rischio per la salute pubblica.
Recenti inchieste in Finlandia hanno rivelato condizioni pessime, con immagini di animali feriti e deformi, mostrando che le pratiche crudeli sono la norma. Nonostante esistano certificazioni tese a garantire elevati standard di benessere animale, la realtà è differente. L’industria continua a operare senza un controllo adeguato, alimentando un commercio già vietato in molte nazioni. Le immagini degli allevamenti finlandesi evidenziano l’inefficacia delle normative attuali.
Invece di vivere in condizioni dignitose, gli animali sono sottoposti a stress e adatti comportamenti autolesionisti. In aggiunta, la manipolazione genetica per ottenere pelli più grandi ha portato alla deformazione delle volpi, compromettendo la loro qualità di vita. Oltre ai mali inflitti agli animali, gli allevamenti di pellicce rappresentano un rischio per la salute umana, poiché possono favorire la diffusione di malattie zoonotiche. Sebbene il commercio di pellicce sia in declino e diversi paesi lo abbiano già vietato, fino a un divieto globale definitivo, milioni di animali continueranno a soffrire.