Matteo Salvini, dopo la sua assoluzione nel processo Open Arms, si presenta a Largo Argentina a Roma per un incontro con i cittadini. Durante il suo arrivo, è circondato da giornalisti e membri del Parlamento, tra cui l’ex magistrato Simonetta Matone e il sottosegretario Claudio Durigon. Tanti simpatizzanti e militanti sono presenti, portando uno striscione con la scritta “Il fatto non sussiste”, che Salvini espone sorridente davanti alle telecamere.
Salvini afferma di non essere abituato a sfuggire dalle proprie responsabilità e sottolinea che, quando intraprende un’azione, lo fa assumendosi le proprie responsabilità senza cercare colpevoli o capri espiatori. Rivendica il suo operato e invita chi lo critica a prendersela con lui direttamente. Esprime anche il suo compiacimento per aver difeso i confini italiani e commenta che l’assoluzione dimostra che gli intellettuali di sinistra hanno scritto e raccontato falsità per tre anni. Il leader della Lega, quindi, utilizza la sua assoluzione per ribadire la sua posizione e il suo impegno verso le politiche di immigrazione e di sicurezza.
Questo episodio evidenzia l’atteggiamento di Salvini nei confronti delle critiche ricevute e mette in luce la sua volontà di mantenere una comunicazione diretta con i suoi sostenitori, sfruttando occasioni pubbliche per rinforzare il suo messaggio politico. La sua imperturbabilità di fronte alle polemiche dimostra una strategia ben precisa volta a consolidare la sua immagine di leader forte e deciso.