Il Consiglio di Amministrazione di Alkemy, una società specializzata nell’evoluzione dei modelli di business, ha approvato un’integrazione al comunicato del 8 agosto 2024, in risposta a una richiesta della CONSOB. Tale richiesta ha riguardato l’inclusione di informazioni relative alla congruità del corrispettivo offerto, nonché sull’andamento recente e le prospettive aziendali.
Si evidenzia che il Correttivo, secondo il CdA, non risulta congruo. Esso si colloca tra i valori minimi e massimi di due metodologie di valutazione (“Target Price” e “Multipli di Borsa”), ma non raggiunge il valore minimo in altre due (“Premi OPA” e “DCF”). In dettaglio, Mediobanca e Intermonte, advisor dell’offerente, non hanno fornito indicazioni positive sull’offerta, mentre l’analista Intesa Sanpaolo ha valutato un fair value di 14,5 euro per azione, superiore al prezzo dell’offerta.
Il CdA ha equiparato le valutazioni fatte dagli analisti, considerando anche le valutazioni basate sui multipli di borsa. Tuttavia, tali multipli sono stati ritenuti poco significativi poiché le società utilizzate come benchmark non sono comparabili e l’esercizio 2024 dovrà fronteggiare eventi imprevisti. Inoltre, il Business Plan di febbraio 2024 non è più considerato rappresentativo delle proiezioni finanziarie attuali.
L’analisi delle informazioni ricevute dopo l’annuncio dell’Offerta ha fatto emergere incertezze sulle performance economiche a breve termine. Durante una riunione urgente del CdA, il CEO ha avvertito di un potenziale rischio di flessione del titolo, una questione mai trattata con chiarezza precedentemente.
A luglio 2024, il CEO ha dichiarato che il Business Plan strategico era superato, senza fornire aggiornamenti. Nonostante ciò, non sono state presentate ulteriori stime finanziarie, suscitando preoccupazioni riguardo la validità delle proiezioni di crescita.
Gli amministratori, tenuto conto di tutte le informazioni disponibili e del conflitto d’interesse del CEO, hanno valutato che attualmente non vi sono dati sufficienti per determinare il raggiungimento degli obiettivi di piano previsti. In conclusione, il Consiglio di Amministrazione ribadisce di non poter formulare valutazioni chiare sulla situazione economica dell’azienda senza un piano strategico aggiornato e dettagliato.