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lunedì, 10 Febbraio, 2025
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Omicidio Sharon Verzeni: Il Giudizio Immediato per Sangare e la Richiesta del PM di Bergamo

Il pubblico ministero ha richiesto il giudizio immediato per Moussa Sangare, un uomo di 30 anni attualmente in carcere per l’omicidio di Sharon Verzeni. Sangare, che ha confessato il crimine, rischia l’ergastolo; se la richiesta di giudizio immediato venisse accettata, il processo si svolgerebbe direttamente in Corte d’Assise, senza udienza preliminare. La Procura di Bergamo contesta al giovane le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Gli organi inquirenti, guidati dal pm Emanuele Marchisio, dal procuratore capo Maurizio Romanelli e dall’aggiunto Maria Cristina Rota, hanno presentato la richiesta di giudizio immediato, sottolineando la gravità della situazione.

L’omicidio di Sharon Verzeni è avvenuto la notte del 30 luglio 2024. La vittima, 33 anni, stava passeggiando in via Castegnate con le cuffie quando ha incrociato Sangare, che era in bicicletta. Senza una ragione apparente e senza provocazioni, Sangare l’ha colpita con quattro coltellate e poi è fuggito. Grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, Sangare è stato arrestato nella notte tra il 29 e il 30 agosto.

Inizialmente, dopo il suo arresto, Sangare aveva negato di essersi trovato a Terno d’Isola quella notte. Tuttavia, una volta incastrato dalle prove, ha cambiato versione, sostenendo di aver visto Verzeni litigare con un’altra persona. Alla fine, di fronte all’evidenza, ha confessato di aver aggredito Sharon mentre scappava, affermando di averla colpita alla schiena più volte e di aver sentito le sue urla di paura e attesa.

La procuratrice Rota ha affermato che Sharon Verzeni era “la persona sbagliata nel posto sbagliato”, evidenziando l’assurdità e la brutalità dell’omicidio. Al momento, la Procura ha inviato i vestiti di Sangare al RIS di Parma per ulteriori accertamenti, cercando di raccogliere ulteriori prove sul caso. La decisione sul giudizio immediato spetta ora al giudice delle indagini preliminari, che dovrà esaminare la richiesta dell’accusa nei prossimi giorni.

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