Il presunto autore dell’omicidio di Ugo Lofrano, un meccanico di 74 anni trovato morto nella sua officina a Verbicaro, vicino Cosenza, è stato arrestato. L’indagato è Biagio Lofrano, nipote della vittima, di 41 anni, anche lui meccanico. Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, il delitto sarebbe scaturito da una lite per futili motivi legati a dissidi lavorativi.
I carabinieri sono stati allertati mercoledì pomeriggio, intorno alle 18, sulla presenza di un corpo esanime all’interno dell’officina. Giunti sul posto, hanno trovato Ugo Lofrano con evidenti ferite alla testa, riconducibili all’uso di un corpo contundente. L’arma del delitto, un tubo in metallo con tracce ematiche, è stata rinvenuta a pochi metri dal cadavere e sequestrata per ulteriori accertamenti.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando Provinciale di Cosenza hanno permesso di raccogliere prove significative, in particolare tramite l’ascolto di testimoni che conoscevano i fatti. Questo ha portato a indagare più dettagliatamente su Biagio Lofrano, il quale è stato fermato mercoledì sera. Durante l’interrogatorio, ha rilasciato dichiarazioni che gli inquirenti hanno ritenuto compatibili con le accuse a suo carico.
Successivamente all’arresto, Biagio Lofrano è stato trasferito nella Casa circondariale di Paola. Le indagini sono ancora in corso, con gli inquirenti che stanno cercando ulteriori elementi per costruire un quadro più chiaro della dinamica dell’omicidio e dei motivi che hanno portato a questo tragico evento.
Questo caso ha suscitato particolare attenzione nella comunità locale, dato il legame familiare tra vittima e indagato, e il contesto lavorativo in cui è avvenuto il delitto. La situazione rimane sotto osservazione mentre si fanno progressi nelle indagini per comprendere i dettagli e le motivazioni che hanno portato a questo fatale scontro tra nipote e zio. Le autorità continuano a raccogliere informazioni e prove per garantire che giustizia venga fatta.