Le indagini sull’omicidio di Salvatore Postiglione, avvenuto a Foligno il 7 novembre scorso, hanno portato all’identificazione di un minorenne di 17 anni, residente nella stessa zona. Il giovane è stato arrestato dopo essere stato ripreso dai sistemi di videosorveglianza mentre si appostava nel parcheggio dove ha aggredito Postiglione, un muratore di 56 anni, colpendolo a morte con più coltellate. Il minorenne è attualmente accusato di omicidio volontario, con l’aggravante della premeditazione e del porto di oggetti atti a offendere.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Perugia, hanno sfruttato diversi indizi raccolti, tra cui le immagini di videosorveglianza che hanno registrato la fase preparatoria dell’omicidio. Ricerche più approfondite hanno permesso di ricostruire il percorso del ragazzo e di raccogliere testimonianze da parte di residenti che lo hanno riconosciuto nonostante lui avesse cercato di nascondere il volto durante la fuga.
La perquisizione dell’abitazione del 17enne ha rivelato ulteriori prove: sono stati trovati gli abiti indossati durante il crimine, con le scarpe macchiate di sangue. Secondo le Forze dell’Ordine, il giovane conosceva bene la vittima, avendo lavorato per la stessa azienda edile fino al mese di ottobre. Le circostanze del delitto e le motivazioni che hanno spinto il ragazzo a compiere un atto così violento rimangono al momento sconosciute, ma si indaga se possano esserci legami legati al loro precedente rapporto lavorativo.
Il caso ha destato grande attenzione nell’opinione pubblica e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla vita di alcuni giovani nella città. Le autorità sono impegnate a fare chiarezza sui fatti e sul contesto che ha portato a un omicidio così brutale, cercando di delineare un quadro complessivo della situazione. Nel frattempo, il minore è stato messo in stato di fermo in attesa di ulteriori sviluppi dell’indagine, mentre si affrontano le conseguenze di un evento tragico che ha colpito la comunità di Foligno.