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giovedì, 27 Marzo, 2025
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Omicidio Cerciello, la sentenza della Cassazione per Hjorth

La Cassazione ha stabilito un nuovo processo di appello per Gabriele Natale Hjorth, condannato a 11 anni e 4 mesi per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma nel luglio 2019. Il nuovo appello riguarda esclusivamente il trattamento sanzionatorio, con l’obiettivo di valutare una possibile riduzione della pena. La Quinta sezione penale della Cassazione ha reso irrevocabile la responsabilità penale di Hjorth, che attualmente sta scontando la pena ai domiciliari con braccialetto elettronico presso la casa della nonna a Fregene.

In seguito al ricorso delle parti civili, la Suprema Corte ha annullato la sentenza di appello bis in materia civile, sia nei confronti di Hjorth che di Elder Finnegan Lee, il quale ha eseguito materialmente l’omicidio ed è stato condannato a 15 anni e due mesi con sentenza già definitiva. La Cassazione ha dichiarato inammissibile anche il ricorso del procuratore generale. A Hjorth è contestato il concorso anomalo in omicidio, mentre Lee è accusato di omicidio volontario.

L’avvocato di Hjorth, Francesco Petrelli, ha espresso soddisfazione per l’annullamento deciso dalla Cassazione e per l’inammissibilità del ricorso del procuratore generale. Questo sviluppo offre uno scenario favorevole per la posizione del giovane Gabriel, già agli arresti domiciliari, dopo che la Corte di Assise di Appello ha riconosciuto il concorso anomalo nella condotta del suo assistito.

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