Omicidio a Verbicaro, un comune in provincia di Cosenza, dove un meccanico di 74 anni, Ugo Lofrano, è stato trovato morto nella sua officina il 20 novembre. Il corpo della vittima è stato rinvenuto in una pozza di sangue e presentava diverse ferite alla testa. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Scalea hanno portato a sospettare che l’assassino fosse il nipote 41enne della vittima, che lavorava con lui nell’officina. Si ipotizza che l’omicidio sia avvenuto intorno alle 18.30 e che il meccanico sia stato colpito con un corpo contundente, probabilmente una spranga di ferro o un pezzo di uno dei veicoli presenti.
Si è appreso che zio e nipote avessero frequenti litigi, e l’assassino è attualmente in stato di fermo. Le autorità non escludono che il giovane possa essere stato sopraffatto da un raptus di follia al termine di una disputa. Non ci sarebbero testimoni oculari presenti al momento del delitto. Curiosamente, l’aggressore risulta essere stato il primo a informare i familiari della morte dello zio, avvisandoli di contattare le forze dell’ordine. Tuttavia, i dettagli su questa comunicazione rimangono poco chiari e sono ancora in fase di verifica.
Le indagini sono guidate dai carabinieri di Scalea, sotto il coordinamento del capitano Andrea D’Angelo e di Giuseppe Regina, con il supporto della stazione di Verbicaro. La situazione è complessa e ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. La vicenda ha scosso la comunità locale e ha attirato l’attenzione dei media, mettendo in luce le drammatiche relazioni familiari che possono culminare in tragedie.