L’ambliopia, comunemente nota come “occhio pigro”, è una condizione in cui un occhio ha una visione limitata nonostante l’uso di occhiali o lenti a contatto. Questa patologia si sviluppa quando il cervello esclude un occhio che riceve immagini meno nitide, portando a una progressiva perdita di capacità visiva. Si parla di ambliopia quando c’è una differenza di almeno due decimi tra i due occhi. Se non trattata precocemente, l’ambliopia può diventare irreversibile, rendendo fondamentale una diagnosi tempestiva attraverso controlli visivi fin dall’infanzia. Negli Stati industrializzati, l’ambliopia colpisce dal 2% al 5% della popolazione pediatrica, con circa 15.000 nuovi casi in Italia ogni anno.
Recentemente, il problema dell’ambliopia è stato discusso al 15° Congresso Nazionale AIMO, incentrato sulla gestione di questa condizione. Luca Buzzonetti, responsabile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha sottolineato l’importanza di screening regolari a partire dai 3 anni, poiché l’ambliopia diventa irreversibile intorno agli 8 anni. Gli esperti considerano che identificare la causa dell’ambliopia sia una delle sfide principali nella diagnosi precoce, poiché casi di diagnosi tardiva limitano significativamente le possibilità di recupero visivo.
Le cause dell’ambliopia possono includere patologie congenite come cataratta o glaucoma, insieme a difetti visivi non diagnosticati tempestivamente. Quest’ultima causa è la più comune, specialmente quando i bambini presentano differenti gradi di visione nei due occhi. La prescrizione di occhiali, spesso combinata con un bendaggio dell’occhio migliore, può facilitare il recupero della capacità visiva.
Il supporto dei genitori è cruciale in questo processo, in quanto il loro impegno aiuta i figli a ottenere una migliore visione che può durare tutta la vita. Il Congresso AIMO affronta diversi temi, dalle innovazioni nella chirurgia oftalmoplastica alle malattie sistemiche che interessano gli occhi, inclusa la gestione dell’ambliopia. Sono attesi circa 2.000 partecipanti, tra cui oculisti e medici, che parteciperanno a simposi e corsi sulle problematiche attuali dell’oftalmologia a livello nazionale e internazionale.