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venerdì, 6 Dicembre, 2024
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Oggi sciopero dell’automotive: migliaia di lavoratori in corteo a Roma per un cambiamento

Oggi, le tute blu tornano a protestare a Roma, con una manifestazione che si prevede molto partecipata, per richiedere garanzie occupazionali e il rilancio dell’industria automobilistica in Italia, in particolare per i siti Stellantis. È la prima volta dal 1994 che i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm manifestano insieme con uno sciopero unitario nel settore. Il concentramento avverrà in Piazza Barberini alle 9:30, da dove partirà un corteo verso Piazza del Popolo, dove parleranno i delegati e i segretari generali sotto lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto.” Saranno presenti delegazioni di sindacati europei e mondiali, con migliaia di lavoratori provenienti da tutta Italia e i leader dell’opposizione.

I sindacati sostengono che Stellantis e l’automotive in Europa siano in crisi, con elevati rischi per l’occupazione e la prospettiva industriale. Chiedono risposte urgenti da parte dell’UE, del governo, Stellantis e delle aziende della componentistica. Anche altre organizzazioni sindacali come Fismic Confsal e Uglm si mobiliteranno in diverse città. Il segretario della Fiom, Michele De Palma, ha affermato che l’unità della manifestazione è cruciale per salvare l’industria automobilistica in Italia, mentre Rocco Palombella della Uilm ha descritto la situazione come drammatica, caratterizzata da cassa integrazione e bassi livelli produttivi.

La crisi dell’automotive è acuita dalla difficoltà del settore di affrontare la transizione energetica e dalla crescita della concorrenza cinese. Le immatricolazioni di auto in Italia sono diminuite del 10,7% rispetto allo scorso anno, mentre le vendite di auto ibride superano quelle elettriche. Stellantis, unico produttore di auto in Italia, sta affrontando blocchi produttivi e periodi di cassa integrazione, e il CEO Carlos Tavares ha dichiarato che i costi per produrre veicoli in Italia sono troppo elevati rispetto ai concorrenti. Le opposizioni hanno criticato le sue affermazioni, mentre il governo è preoccupato per possibili licenziamenti.

L’industria auto è strategica per l’Europa, con un contributo di 460 miliardi di euro al PIL e impiega 4 milioni di persone. Recentemente in Germania, si discute di chiudere uno stabilimento della Volkswagen, mentre anche in Belgio si considerano possibili tagli. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha chiesto un incontro tra governo, Stellantis e sindacati per un piano strategico che rilanci il settore, evidenziando la capacità produttiva inutilizzata in Italia.

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