Il 21 maggio la Corte costituzionale esaminerà il Decreto legge 1/2023, noto come decreto Piantedosi, che regola l’attività di soccorso delle navi delle ONG, contro cui si è schierata l’opposizione. Questo provvedimento segue la recente legittimazione della legge sull’abrogazione dell’abuso d’ufficio.
La questione migratoria ha generato tensioni istituzionali. Di recente, la Corte di cassazione ha approvato la detenzione di migranti in centri di permanenza in Albania, anche per chi richiede asilo. Tuttavia, lo stesso organo ha imposto al Governo di risarcire i migranti della Diciotti, decisione che ha provocato indignazione tra le forze di maggioranza.
Il caso del decreto Piantedosi è stato sollevato dal giudice del Tribunale di Brindisi, Roberta Marra, durante un processo contro il fermo amministrativo della nave Ocean Viking, avvenuto il 9 febbraio 2024, dopo lo sbarco di 261 migranti. Gli avvocati di SOS Mediterranée hanno messo in discussione la legittimità del decreto, sottolineando il contrasto con il diritto internazionale che tutela il salvataggio in mare.
Le amministrazioni coinvolte hanno risposto che il fermo è giustificato dalla Convenzione di Amburgo, che promuove la cooperazione internazionale nelle operazioni di ricerca e soccorso, affermando che la nave non ha rispettato le indicazioni delle autorità libiche. Adesso, spetterà ai 15 giudici della Corte valutare la questione di legittimità costituzionale.
Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.adnkronos.com