Dopo la rielezione all’unanimità di Walter Mauriello come Presidente nazionale durante il sesto Congresso nazionale, si è svolta a Roma la Direzione Nazionale elettiva di MI. Questo incontro ha visto una partecipazione significativa e ha dato il via a un dibattito sui progetti prioritari dell’organizzazione, rinnovando la dirigenza con l’obiettivo di contribuire a una società equa e meritocratica attraverso studi e interazioni con istituzioni e cittadini. Per affrontare sfide sempre più complesse, MI ha deciso di migliorare la propria struttura organizzativa.
La vice Presidenza nazionale è stata confermata a Manuela Lampitella, mentre il nuovo Consiglio di Presidenza comprende figure come Paolo Patrizio (Capo di Gabinetto), Annamaria Bello (segreteria), Gianluca Pizzuti (garante), Marco Del Sorbo (tesoriere), e Antonella Panico (responsabile rapporti con associazioni). Alessia Fachechi, Alessandra Magnabosco, Zenaide Crispino e Monica Pellegrin completano la redazione dei verbali. Alessandro Serrao guiderà il Coordinamento nazionale, responsabile di portare le istanze territoriali. Alessia Fachechi continuerà a gestire i Ministeri di MI, che comprendono vari ambiti come Turismo, Cultura, e Giustizia.
Alessandra Magnabosco assume il ruolo di responsabile ufficio stampa, mentre Isabella Aurillo si occuperà dello staff del Presidente e Marianna Angellotti della segreteria del Presidente. Mauriello ha esortato MI a maturare verso la cittadinanza attiva, sottolineando l’importanza di mantenere fermi gli ideali e valorizzare il lavoro di squadra. Con la nuova struttura, il Movimento aspira a diventare un interlocutore serio nel dibattito politico, mirando a scelte di qualità su temi come Ambiente, Giustizia, Scuola, Ricerca e Sanità.
Tali priorità saranno cruciali nei confronti con il Governo e le forze parlamentari per promuovere un’Italia del merito e dell’equità sociale. Il percorso non è scontato e il progresso si baserà sull’impegno quotidiano dei volontari. Successivamente alla definizione del nuovo organigramma, si sono svolte sessioni di lavoro per delineare le linee guida organizzative. Marco Rizzo, Coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare, ha evidenziato la mancanza di merito, mentre Fabrizio Marrazzo ha discusso della proposta di referendum sul matrimonio egualitario, vedendolo come un passo verso una società più inclusiva per le famiglie Lgbt+.